Nell'ambito del curricolo di educazione civica, che da quest'anno affianca le materie curricolari, è stata finalmente introdotta l'educazione ambientale che nello sviluppo del cittadino risulta in questo nostro tempo di fondamentale importanza.
Il significato e la comprensione dello sviluppo sostenibile è preminente nei temi dell'agenda 2030 sottoscritta dall'ONU da 193 paesi nel 2015. Sapete quanto ci tenga ai temi di salvaguardia ambientale con i post scritti nei mesi precedenti a partire dal paradosso di Fermi e seguiti da quelli sul riscaldamento globale (punti 13, 15, 7 e 11 dell'agenda). Ma sul quattordicesimo punto (la vita sott'acqua) sapevo poco....
Viene ad illuminarci un documentario uscito di recente su Netflix girato dal giovane filmaker Ali Tabrizi Seaspiracy che si chiede se esista davvero la pesca sostenibile. La risposta non può che essere negativa ma quello che mi è davvero piaciuto è il legame della uccisione dei grandi pesci con l'ecologia dell'ambiente acquatico e del mondo intero attraverso il fondamentale lavoro dei fitolancton che essi alimentano. Non è la solita bandiera verde dell'estinzione degli orsi polari (in questo caso degli squali o dei delfini), a cui persone insensibili possono tranquillamente essere indifferenti, ma si tratta di un legame che lega queste mattanze con la nostra sopravvivenza sul pianeta!!!
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