Il paradosso di Fermi ed il riscaldamento globale!


Un saluto a voi tutti!
Come raccontavo in alcune classi prima delle vacanze di Natale, in questo periodo mi crucciava il paradosso di Fermi e le conclusioni che se ne potevano trarre.....

Il paradosso in sé potrebbe non interessarci troppo da vicino e parte da questa considerazione: "Dato l'enorme numero di stelle nell'universo osservabile, è naturale pensare che la vita possa essersi sviluppata in un grande numero di pianeti e che moltissime civiltà extraterrestri evolute siano apparse durante la vita dell'universo"; segue allora la domanda: "Se nell'universo ci sono così tante civiltà evolute, perché non ne abbiamo ancora ricevuto le prove, come trasmissioni radio, sonde o navi spaziali?".

Su Wikipedia vengono esplorate alcune possibilità:
- potremmo essere soli nell'Universo data l'eccezionalità delle coincidenze necessarie a generare vita (molecole primordiali) da un insieme di gas,
- esistono civiltà ma sono troppo lontane: dovremmo impiegare 2 milioni di anni luce solo per raggiungere la galassia più vicina e questo se noi potessimo viaggiare alla velocità della luce!!
-esistono civiltà ma non comunicano o non vogliono comunicare, e per questa via ci aggiriamo in una foresta oscura...
-non siamo in grado di ricevere comunicazioni: sono relativamente pochi gli anni in cui inviamo comunicazioni e i primi nostri messaggi, basati sulle onde elettromagnetiche, viaggiano nello spazio da appena 50 anni luce o comunque sono appena 50 anni infatti che siamo capaci di riceverli.....
il Computer Seti in Sudamerica è attento dal 1960 a segnali provenienti dallo spazio.
-infine un'ultima possibilità, e questa sì che potrebbe interessarci da vicino, è che le civiltà evolute hanno breve durata!!

Frank Drake nella sue equazione ne aveva stimata la durata media in 10000 anni, se consideriamo che le prime città stato nacquero in Mesopotamia circa 6000 anni fa, noi potremmo non essere lontani...
Questa ultima conclusione viene evidenziata molto bene nell'ambito del plot sinottico proposto da Carlo Carbone sull'argomento: egli pone sull'asse delle l'evoluzione temporale del sole e con un tratto molto piccolo la durata di una civiltà, e sull'asse delle y la distanza tra i pianeti eventualmente abitabili e sempre con una freccia altrettanto piccola rappresenta le durate delle altre civiltà...
ora l'invio di segnali su questo grafico potrebbe essere ben rappresentato con delle linee verticali: tali linee riescono ad incontrare la nostra freccetta orizzontale? O meglio se tracciamo una retta verso l'alto a partire dalla nostra piccola freccia riuscirà mai ad incontrare le altre frecce.... o forse dovremmo meglio dire , gli altri punti?!?!

Se Drake ha ragione e la nostra società è destinata all'estinzione cominciamo a chiederci in che modo. Parliamo allora del riscaldamento climatico e del fatto che dobbiamo preoccuparci, ma non per tempi così lontani....
(Le seguenti informazioni sono state collezionate seguendo un webinar proposto dalla De Agostini ed esposto dalla dottoressa in climatologia Serena Giacomin)

Iniziamo col visualizzare un video sulle anomalie di temperatura superficiale dal 1880 ad oggi:

Come si nota le anomalie sono orientate chiaramente verso temperature maggiori... ancora più inquietante è il seguente:
Le anomalie ci indicano che il grafico delle temperature medie (ottimo esempio per la seconda classe sulla campana di Gauss e la statistica) si sposta verso destra.Questo non vuol dire che non ci saranno più picchi di freddo, come chi non conosce la differenza tra clima e meteorologia, esempio Trump o qualche Giornale....., ma che la tendenza climatica è cambiata e sta cambiando......vedi anche l'Australia in questi giorni.
L'aumento costante delle temperature causando lo scioglimento dei ghiacciai continentali e di alta montagna causerà un aumento del livello del mare procurando danni alle coste ed alle città situate sulle coste che sappiamo essere in numero davvero elevato.

All'aumento della temperatura è certamente correlata la presenza di anidride carbonica nell'atmosfera, essa è aumentata progressivamente a partire dal 1800 arrivando quasi a 400 parti per milione come mostra il grafico (notiamo la correlazione anche....):

E non è sempre costante durante le stagioni, si nota un picco a fine inverno nel mese di maggio e un picco negativo a fine estate. Il fatto che si diriga verso est a nord e verso Ovest al Sud è dovuta alla rotazione terrestre e alle correnti, ma ciò che si nota è l'emissione degli stati più industrializzati (Usa, Europa, Giappone) e dei più popolosi India e Cina, mentre poche sono le emissioni dei periodi opposti dagli stati del Sud del mondo. Pensando al fatto che che i due terzi della popolazione sono nel Nord del pianeta viene facile concludere che sono le attività umane a determinare questa evoluzione e che il riscaldamento della abitazioni d'inverno e la presenza delle folte chiome degli alberi d'estate contribuisce all'altalenarsi dei flussi.
Il peso delle emissioni rapportate alla popolazione è dato sul sito www.viewsoftheworld.net che le correla in questa immagine evidenziando le nazioni in base alla loro popolazione, nel primo grafico e alle emissioni di CO2 nel secondo:
Le attività umane sono certo legate all'industrializzazione ma, evidentemente, anche al numero di abitanti. Non si può pretendere che i cinesi o gli indiani continuino a lavorare per noi, visto che fabbricano la maggior parte degli oggetti presenti nelle nostre case, ma che non si comprino mai un'auto e non si scaldino d'inverno! 

Le attività umane sono correlate all'aumento di anidride carbonica ed inoltre l'overshoot day, il giorno cioè che la terra ha consumato di più di quanto essa può rigenerare in termini di risorse e anche di assorbimento di anidride carbonica, viene anticipato ogni anno, quest'anno è stato a fine luglio. E' matematica, non si può pensare di vivere su un pianeta se le risorse necessarie per viverci sono finite, non avremo un asintoto, ma necessariamente un grafico con pendenza negativa!
Ed allora gli allarmi della popolazione d'Italia che è a crescita zero oppure che l'economia ristagna non è un problema di risorse finite o di consumi stabili?
Certo per l'economia l'unico modo di aumentare i consumi in tal caso è l'aumento della popolazione ecco perché ci si preoccupa per il Pil se questa non cresce..... non torna ugualmente, è sempre una questione di numeri!

I politici poi come possono pensare a politiche per la conservazione del pianeta a lungo termine se sono legati ai sondaggi di fine legislatura.... ma che dico, della prossima elezione regionale o, a volte, persino del fine settimana?!?
Come possono le persone lungimiranti indicare politiche se sono i prepotenti di turno a dettare le direzioni da intraprendere e, spesso, tali prepotenti ragionano con la pancia e non con l'intelletto?!
E la pancia, si sa, pensa solo a cosa ingloberà oggi.

Ed infine per chiudere con una nota: "Ma proprio quest'anno mi dovevo mettere ad allevare api che sono insetti così sensibili ai cambiamenti climatici?!?! ;-)







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