Griglia di valutazione della relazione

Griglia di valutazione relazione di laboratorio


- Ordine complessivo della relazione (Peso 1) indicato con O

-Capacità di sintesi: sufficienza delle informazione e chiarezza nella loro presentazione (Peso 2) indicato con S

- Capacità di cogliere lo scopo o il progetto dell’esperienza e il percorso per raggiungerlo (Peso 1) indicato con P

- Conoscenze (Peso 2) indicato con C

- Precisione e accuratezza nelle misure e nell’uso delle unità di misura (Peso 2) indicato con M

- Grafici, tabelle e disegni (Peso 1) indicato con G

- Calcoli matematici (Peso 1) indicato con CM

TOTALE PESI 10
(Mi riservo di abbassare il punteggio finale, se l’esperienza risultasse alquanto semplice, eliminando i pesi non presenti)

Relazione di laboratorio di fisica

Uno dei momenti strettamente legati allo svolgimento di esperienze di laboratorio, è quello in cui va
redatta la relazione di laboratorio. Il metodo scientifico utilizzato per osservare e documentare un
fenomeno fisico è alla base delle esercitazioni di laboratorio che ci si accinge a documentare.
Il metodo scientifico richiama:
la scelta delle grandezze da osservare e la loro comprensione;
la realizzazione dell’esperimento con la scelta delle grandezze da osservare;
l’individuazione degli strumenti di misura e le modalità di misura;
la raccolta dei dati e la loro elaborazione necessaria a gestire le informazioni;
la formulazione di un modello matematico e di una legge fisica
la verifica della legge fisica e l’individuazione dei limiti di validità della stessa;
la rappresentazione dei processi e dei fenomeni attraverso modelli.
Il carattere scientifico di una relazione di laboratorio costituirà quindi la base per eseguire
l’esercitazione e documentarla in modo efficace.
GUIDA ALLA REDAZIONE
I contenuti delle relazioni tecniche devono seguire la regola delle quattro C:
CHIARI, COMPRENSIBILI, CONCISI E CORRETTI

La relazione deve essere presentata in forma schematica, prevedendo la suddivisione del testo in sezioni o paragrafi.
Evitare affermazioni del tipo “...grande ...”, “ ... troppo piccolo...” in quanto manca il termine di
confronto.
La forma dovrebbe essere impersonale ad eccezione delle conclusioni (si deve preferire la forma “si è utilizzato un voltmetro per misurare la tensione tra i punti A e B” piuttosto che “ abbiamo uti-
lizzato un voltmetro per misurare la tensione tra i punti A e B”);

La descrizione dovrebbe essere il più possibile oggettiva (i pareri personali sono da evitare e devo-
no comparire solo nella conclusione dei risultati ottenuti).

Prima di iniziare a redigere la relazione di laboratorio è necessario:
Studiare l’esperienza avendo chiaro lo scopo;
Preparare una scaletta dettagliata delle azioni che si vogliono svolgere;
Preparare un foglio con tabelle predisposte a prendere nota dei dati rilevati durante l’esperienza di
laboratorio;
Eseguire l’esperienza di laboratorio;
Scrivere una bozza della relazione e correggerla;
Scrivere la relazione e correggerla;

Completare la relazione con elaborati grafici e tabelle elaborati eventualmente con applicazioni software

Laboratorio di FISICA - ESPERIENZA N°..........

Cognome e Nome _______________________________________ Classe _____
Gruppo (se si lavora in gruppo indicare il nome degli altri componenti)
________________________________________________________
Attività svolta il: _____/_____/_______ Relazione consegnata il: ___/____/____

RELAZIONE DI LABORATORIO
Titolo: ______________________________________________

1) TITOLO
Il titolo di una relazione deve indicare in modo molto sintetico, ma esauriente, (in non più di una
decina di parole) l’argomento trattato.
Molto spesso la ricerca bibliografica si effettua attraverso la lettura del titolo ed è quindi importante
renderlo il più significativo possibile affinché l’argomento risulti di interesse anche per i motori di
ricerca.
2) ELENCO STRUMENTI, APPARECCHIATURE E DISPOSITIVI

Deve riportare il nome delle apparecchiature, dei componenti e degli strumenti utilizzati (specifica-
re in tal caso la sensibilità, ossia la minima variazione di grandezza da esso misurabile e la portata

dello strumento), anche sotto forma di tabella. Tutti i materiali richiamati dovranno essere menzio-
nati nella descrizione della prova.

3) SCHEMI
Devono essere riportati gli schemi di montaggio, elettrici o topografici atti a rappresentare le prove
con evidenziati i collegamenti e le indicazioni necessarie ad ottenere una perfetta corrispondenza tra
i due schemi.
4) RICHIAMI TEORICI (Matematici e Fisici)

La descrizione del modello matematico e fisico di riferimento per la prova va esposto sinteticamen-
te con le formule (indicate con numeri consecutivi indicati fra parentesi tonde in corrispondenza del margine destro del foglio) ed i riferimenti alle unità di misura del sistema SI. Si possono presentare anche i dati in forma grafica e/o tabellare anche per rendere possibile il confronto con
un’esposizione analoga dedotta dai risultati sperimentali.

5) DESCRIZIONE DELLA PROVA (Procedura Sperimentale)

Viene presentata la ragione della prova o della ricerca e viene descritta l’esperienza svolta in labora-
torio, relazionando ogni singolo passo ed analizzando e commentando i risultati ottenuti, in modo

che le singole fasi siano logicamente interconnesse tra di loro.
Vengono riportati di seguito i punti da documentare:

a) Obiettivi - Rappresentano il motivo per cui viene effettuata la prova; per ciascun obiettivo devo-
no essere evidenziati i passi che si vogliono effettuare o ciò che si vuole determinare.

b) Descrizione delle apparecchiature – Tale paragrafo riporta le modalità con le quali le apparec-
chiature vengono utilizzate e sono collegate tra di loro (fare ai manuali d’uso e di operatore rilascia-
ti dal fornitore). Tale descrizione può essere riportata nel paragrafo “Descrizione delle procedure”

qualora si ritenga che le apparecchiature non debbano essere descritte separatamente dallo svolgi-
mento della prova.

c) Descrizione delle procedure – Tale paragrafo illustra passo-passo le modalità di svolgimento
della prova. Si farà riferimento agli schemi, alle tabelle, ai diagrammi e alle figure.
d) Analisi e sintesi dei risultati – I risultati si riportano possibilmente in forma grafica e/o tabellare
unitamente, quando possibile, ai dati teorici per poterne effettuare il confronto. Oltre alle tabelle e ai

diagrammi si valuti se presentare anche delle figure. Nell’analizzare e sintetizzare i risultati atten-
zione va posta alle cifre significative, alle unità di misura e quando necessario utilizzare la notazio-
ne scientifica.

e) Verifica - La verifica è richiesta qualora si renda necessario confrontare i risultati sperimentali
con i valori di specifica iniziali. In tal caso vengono riportati sia i valori di specifica iniziali sia la
procedura necessaria a verificarli.
5.1) TABELLE
Riportano i dati, riportati possibilmente in una tabella, oggetto delle misure effettuate evidenziando
in chiaro le grandezze e relative unità di misura.
5.2) DIAGRAMMI

Riportano la rappresentazione grafica quando i dati rilevati si riferiscono ad una coppia di grandez-
ze variabili legate tra di loro. Devono essere incluse l’intestazione del diagramma, le grandezze rap-
presentate sugli assi e le loro unità di misura. Se necessario si possono importare fogli elettronici od

immagini.
5.3) FIGURE
Eventuali figure possono chiarire l’esecuzione delle prove.

6) CONCLUSIONI
Le conclusioni sono importantissime per il docente, supervisore o manager che voglia comprendere
l’argomento trattato ed i risultati.
Le conclusioni rispondono alle domande:
- Che cosa si conosce dopo l’esperienza o ricerca?
- Perché è stato fatto il lavoro?
- Come è stato fatto e devono fornire le conclusioni del lavoro, con eventuali risultati quantitativi.
Le conclusioni si redigono, quindi, sulla base:
- dei commenti ed osservazioni dedotti dai risultati ottenuti;
- della compatibilità dei risultati rispetto al modello teorico;
- della valutazione dello scostamento dei dati ottenuti (valori, grafici, relazioni tra grandezze, ....)
rispetto alle specifiche (formule, ipotesi, grafici, ..) iniziali;
- degli aspetti innovativi emersi dalle prove.

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